Pensiamo che la comunicazione educativa va oltre le parole e soprattutto non c’e’ un COME che va bene per tutti e tutto.
Comunicare non significa solo usare le parole giuste.
Soprattutto nelle relazioni educative – con bambini, adolescenti, studenti o persone in crescita – il modo in cui trasmettiamo un messaggio è spesso più importante del messaggio stesso.
Ogni gesto, espressione, tono di voce e silenzio comunica qualcosa.
Soprattutto quando ci troviamo ad affrontare temi delicati, non è solo cosa diciamo a fare la differenza, ma come lo diciamo. Ma poi, riusciamo a fermarci un attimo ed osservare, osservarci.
Uno sguardo rassicurante, un atteggiamento accogliente, un tono calmo possono trasmettere comprensione e fiducia anche senza bisogno di molte parole.
Hai mai pensato a cosa comunichi oltre le parole?
Ti è mai capitato di dire qualcosa con buone intenzioni, ma di ottenere l’effetto opposto?
Ogni interazione è un’opportunità per costruire sicurezza, favorire il dialogo e accompagnare la crescita.
Una comunicazione attenta ed empatica può aprire spazi di ascolto e comprensione, mentre un’espressione rigida o un tono brusco possono chiudere le porte prima ancora di iniziare a parlare.
Le parole sono importanti, ma il linguaggio del corpo e il tono della voce parlano ancora più forte.
Ti invito a riflettere ed osservare: la prossima volta che affronti un tema delicato, osserva non solo le parole che scegli, ma anche come il tuo corpo e la tua voce raccontano il tuo messaggio.
Anche la tua comunicazione educa.
E tu ci presti attenzione?
Sai che ti puoi allenare in questo senso?